Autismo: le "vie dell'arte" per l'inclusione sociale

Rieccoci! L'evento "Il filo diretto tra Genio e Disturbi dello Spettro Autistico" entra nel vivo con il primo convegno dal titolo "Leonardo - Dalle opere alla sindrome" svoltosi ieri (Venerdì 8 Aprile 2016 a Palazzo Corrado Alvaro - Reggio Calabria). Giornata congressuale densa di riflessioni che inizia con i saluti delle autorità. Tra gli interventi istituzionali quelli della Dott.ssa Daniela De Blasio Consigliere Provinciale di Parità e Presidente del Conservatorio "F. Cilea" e del Prof. Valerio Misefari Delegato alla Sanità del Comune di Reggio Calabria; entrambi hanno posto l'accento sull'importanza di occasioni di confronto che vadano oltre la Giornata Mondiale dell'Autismo al fine di tenere alta l'attenzione sul tema e rendere la società sempre più consapevole e supportiva nei confronti delle difficoltà quotidiane affrontate dalle famiglie. Le autorità intervenute hanno avuto l'occasione di sottolineare l'attenzione degli enti locali in tema di Autismo: nei giorni scorsi è stato predisposto un progetto di inclusione sociale nell'ambito dei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo  che coinvolgerà il Conservatorio reggino e ancora è di ieri la firma dell'accordo tra CNR e Amministrazione Comunale per l'istituzione di un centro d'eccellenza per la diagnosi precoce e il trattamento ribilitativo nella città dello Stretto. In apertura dei lavori, moderati dal Dott. Tonino Nocera, la Dott. Anna Maria Arena (Presidente ASD Intorno a me 1000 colori) ha richiamato l'attenzione sull'importante questione del "dopo di noi" - Le famiglie dei ragazzi che seguiamo ci chiedono innanzitutto tranquillità per un futuro che appare incerto; lavorare per la consapevolezza nei diversi ambiti sociali è una chiave importante per garantire questo risultato -.

Gli interventi innescano pian piano il tema centrale del seminario: i contributi e la funzione dell'espressione artistica che esplode vivacemente nell'ambito della psicopatologia, mette in luce contraddizioni, aggredisce tabù e soprattutto comunica in maniera potente.Così la Prof.ssa Maria Daniela Maisano - Docente di Anatomia Artistica e Direttrice dell'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria cita Gina Pane e Marina Abramovic nelle cui opere il messaggio artistico si fonde con l'artista, restituendoci aggressività, profonda umanità, disagio, ma anche ponti comunicativi e creativi, alternative possibili. Un'arte che si fa corpo, una corporeità sofferta che diventa arte, che crea arte e che attiva spunti di riflessione, più che utili, indispensabili per proseguire lungo la strada della consapevolezza e dell'inclusione sociale. E' proprio dall'inclusione sociale che muove l'intervento del Prof. Ghisalin Mayaud, docente, artista e critico d'arte che attraverso l'esempio degli artisti olandesi del '500 come Bosch e Bruegel porta l'attenzione sul messaggio artistico che pone al centro difetti, sofferenze, goffaggine, tirandone fuori un'immensa umanità."Oggi viviamo nella dittatura della normalità e tutto ciò porta il dramma della psicopatologia a restare ancorato al dramma personale e familiare; l'arte e l'immagine della sofferenza ripristinano gli aspetti sociali, tendono a sdoganare il dolore, agiscono sullo stigma, veicolano differenze e non diversità da ghettizzare. Nell'opera che apre la mostra del Castello Aragonese, i due televisori esposti, dove un blocco di pietra pomice blu paralizza un eventuale dialogo tra gli schermi, rivela il disagio autistico caratterizzato dal disturbo della comunicazione verbale e non verbale. Schegge dipinte e segnate da sofferte tracce incise, recintano i due apparecchi. Due piccoli quadri tentano invano di umanizzare e fare navigare l'immane solitudine. Con i lavori esposti alla mostra ci siamo solamente proposti di esibire, creare un ponte delle conversazioni tra il mondo dell'auitismo e la creatività di ordine plastico. Speriamo che tutto ciò non si chiuda in una giornata dedicata alla patologia, ma che sia il lancio di un nuovo fare tra creatività e stimoli del disagio. Come sosteneva Eugenio Montale: Non si può pianificare una vita come si fa con un progetto industriale. Nella vita c'è un largo spazio per l'inutile".

Accanto alle "schegge blu" citate da Mayaud, adornano la sala che ospita il convegno anche le "Rose d'autore" di Sara Sebastianis presente al convegno e accolta dagli applausi di relatori e partecipanti che più tardi avranno modo di godere del resto della mostra presso il Castello Aragonese.
"Come i versi di Nosside, le prove d'autore di Sara, per essere pienamente vissute, richiedono un necessario silenzio abitato. Le opere sono qui, fiorite negli spazi reggini, lontane dai rumori di altri linguaggi paralleli e dalle giustificazioni di rito." (Ghislain Mayaud a commento dell'esposizione)

Si passa quindi agli approfondimenti e alle osservazioni sulla figura di Leonardo Da Vinci, oggi come non mai ricordato nei suoi aspetti di genialità diversa, visionaria, sognatrice e al contempo scientifica, metodica e tecnica. E' la Prof.ssa Maria Mamone Storica dell'Arte a restituirci un Leonardo innamorato di Isabella D'Aragona e lontano dalle accuse di eresia che gli vennero mosse per "La Vergine delle rocce". Il fascino dell'artista e del genio di Leonardo si sostusice all'alone di mistero di cui spesso si è abusato anche in recenti opere letterarie.Tocca invece al Cav. Giuseppe Bono (Arena Media Center) descrivere il Leonardo dei taccuini e dei codici, un genio perseguitato dal terrore dell'insuccesso, venature ossessive che accompagnavano e sostenevano la sua impronta da "fenomenologo", di una conoscenza che nasce dalle sensazioni, che parte dall'esperienza per studiare le cause dei fenomeni.

A chiudere i lavori del convegno, è l'intervento di Francesco Del Grande, artista che ha curato la mostra dedicata ai prototipi ispirati ai disegni del genio di Vinci. Del Grande si sofferma sulle caratteristiche artigianali dei materiali utilizzati nel suo lavoro di ricostruzione; la creazione dei prototipi attraverso la rivisitazione fedele di un ingranaggio pensato e disegnato da Leonardo e al contempo "ri-vissuto" nel suo funzionamento.


Articoli precedenti: La mostra deidicata a Leonardo nella Giornata Mondiale della Consapevolezza dell'Autismo

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